Malattie
Cistite: che fare?
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Le erbe officinali crescono nelle nostre immediate vicinanze. Da tempi immemorabili, queste preziose alleate naturali sono sempre state utilizzate per supportare le capacità di autoguarigione, per integrare i trattamenti medici convenzionali e complementari o anche come terapia autonoma per i disturbi.
Se utilizzate al momento giusto, possono alleviare il decorso della malattia o addirittura risolvere parzialmente i sintomi. Oltre ai principi attivi dell’erba officinale corrispondente, già il «rito» della tisana e il calore che ci regala hanno effetti benefici.
I «must have»: erbe officinali che non possono mancare in casa vostra
I «nice to have»: erbe officinali che si possono aggiungere alle miscele
Le erbe officinali sono disponibili nelle drogherie e nelle farmacie, le bustine di tè o tisana preconfezionate si trovano anche nei comuni negozi di alimentari.
Infusione (infuso):
Versare acqua bollente sulla miscela di erbe officinali / tisana, coprire il recipiente e filtrare dopo 5-10 minuti. Questo è il metodo di preparazione più comune, adatto alla maggior parte delle tisane.
Decozione (decotto):
Preparare la miscela di erbe officinali / tisana in acqua fredda e portare a ebollizione per 5-10 minuti (a pentolino coperto), lasciar riposare brevemente e filtrare. Questo tipo di preparazione si usa quando c’è una grande percentuale di parti dure della pianta, ad esempio radici, legno o corteccia.
Estrazione a freddo (macerato):
Versare acqua fredda sulla miscela di erbe officinali / tisana e lasciar riposare per circa mezza giornata. La soluzione viene poi filtrata e riscaldata prima di essere bevuta. Questa procedura è particolarmente indicata per le piante che contengono mucillagini, componenti volatili o quando si vuole estrarre la massima quantità possibile di principio attivo dalla pianta.
Alterazione, leggera febbre, raffreddore
La febbre è innanzitutto una reazione positiva di difesa dell’organismo: il corpo cerca di combattere gli agenti patogeni con il calore. Per aiutarlo in questo processo si possono utilizzare erbe con effetti sudoriferi, antimicrobici e diuretici.
Variante semplic:
Preparare un infuso di fiori di tiglio. Eventualmente si può aggiungere un po’ di succo di limone e/o miele. Bere diverse tazze di infuso al giorno.
Variante «fai da te» con petali di tiglio:
Versare 1-3 cucchiaini di petali di tiglio tritati o qualche petalo intero in ogni tazza di tè, quindi coprire con acqua bollente. Lasciare in infusione per 5-10 minuti. Eventualmente si può aggiungere un po’ di succo di limone e/o miele. Bere da 2 a 6 tazze di infuso al giorno.
Limiti:
febbre superiore a 39 °C o prolungata, forte mal di testa, debolezza, sintomi di accompagnamento più gravi, condizione prolungata. In questi casi è bene sottoporsi a un accertamento medico. Le miscele di erbe vanno utilizzate solo a integrazione delle cure mediche.
La tosse è una reazione naturale all’infiammazione delle vie aeree discendenti. Con la tosse, l’organismo cerca di espellere germi e muco dalle vie respiratorie. Per contrastarla si utilizzano come coadiuvanti erbe officinali con effetti mucolitici, espettoranti e disinfettanti.
Variante semplice:
Preparare un infuso di timo. Berne diverse tazze al giorno.
Limiti:
tosse persistente, accompagnata da febbre superiore a 39 °C, debolezza, problemi respiratori. In questi casi è bene sottoporsi a un accertamento medico. Le miscele di erbe vanno utilizzate solo a integrazione delle cure mediche.
Il raffreddore è spesso accompagnato da un’infiammazione delle mucose della gola. Per accelerare il processo di guarigione si possono utilizzare erbe da infusione con proprietà leggermente disinfettanti e antinfiammatorie.
Tisane o gargarismi alla salvia:
Versare tre cucchiaini di salvia per tazza, da preparare come infuso o estratto in acqua fredda. La variante come estratto a freddo è più efficace. L’estratto ottenuto può essere utilizzato freddo o riscaldato oppure essere bevuto come tisana.
Come gargarismo va utilizzato tiepido: fare sciacqui più volte al giorno con l’estratto leggermente riscaldato.
Se vi sembra che il freddo sia più benefico: fare sciacqui più volte al giorno con la soluzione fredda o congelare l’estratto in uno stampo o un sacchetto per il ghiaccio (come quelli per il ghiaccio tritato) e poi succhiare i cubetti.
Limiti:
gonfiore / suppurazione delle tonsille, infiammazione persistente e progressiva, febbre persistente o superiore a 39 °C. In questi casi è indispensabile un accertamento medico.
Il freddo può facilmente causare un’infezione delle vie urinarie (cistite), soprattutto nelle donne, che hanno un’uretra molto più corta rispetto agli uomini. Sintomi comuni di una cistite lieve e incipiente sono una sensazione di bruciore durante la minzione e un aumento della frequenza dello stimolo a urinare, tuttavia in presenza di una piccola quantità di urina. Per le infiammazioni delle vie urinarie dovute al freddo e le cistiti di lieve entità può essere utile un infuso da assumere fin dai primi sintomi. Per prepararlo si utilizzano piante con effetti diuretici e antimicrobici.
Variante semplice:
Limiti:
se dopo un giorno i sintomi si intensificano, l’urina cambia colore o ha un odore forte, si aggiungono febbre, affaticamento e/o dolore al fianco, è bene sottoporsi a un accertamento medico. Le miscele di erbe vanno utilizzate solo a integrazione delle cure mediche.
* Non utilizzare le foglie di uva ursina in gravidanza o durante l’allattamento. Non assumere per più di una settimana.