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Aeroporto di Berna-Belp: di nuovo in quota

Un luogo in cui orientarsi è facile, l’atmosfera familiare e il check-in veloce: così il CEO Urs Ryf descrive il «suo» aeroporto. 59 anni, aviatore «di razza», Ryf è riuscito a riportare in attivo la società Flughafen Bern AG, che gestisce l’aeroporto, e intende aprire presto un nuovo segmento di attività in linea con lo spirito del tempo, rendendola anche una produttrice di energia solare.

Nel 1983, con un’istruzione aeronautica preparatoria all’aeroporto di Berna-Belp, Urs Ryf ha iniziato la formazione che lo avrebbe poi portato a diventare un pilota militare. Ha pilotato di tutto, dall’Hunter («il mio aereo preferito») all’F/A-18, è stato comandante di squadriglia, capo monitore di volo e ha lavorato come responsabile operativo (COO) presso il servizio di sicurezza aerea Skyguide. Dal 2019 è a capo dell’aeroporto in veste di CEO. «Da bernese, mi premeva particolarmente di tornare alle origini verso la fine della mia carriera professionale», dice. Tuttavia, non poteva scegliere momento peggiore per lanciarsi in questa nuova avventura: pochi mesi dopo è iniziata la pandemia di coronavirus, che ha travolto violentemente anche il settore del trasporto aereo.

Una virata decisa

Dopo tre anni difficili e in perdita, dal 2022 l’aeroporto di Berna-Belp è tornato in attivo. «Siamo soddisfatti di poter operare con profitto senza ricorrere a finanziamenti pubblici». Urs Ryf e la sua crew hanno realizzato il giro di boa scardinando le vecchie strutture, accorpando il personale e riducendo il numero di livelli gerarchici. «Oggi i nostri collaboratori e le nostre collaboratrici possono essere impiegati in diversi settori. Abbiamo aumentato l’efficienza, ma resta molto impegnativo fornire i nostri servizi con risorse minime», spiega il CEO. «Inoltre, siamo passati da un’operatività annuale a un modello di business stagionale, con tutte le sfide che comporta. Ad esempio, ora in estate impieghiamo molti freelance e personale con salario orario».

Segmenti di clientela importanti

I punti di forza dell’aeroporto di Berna sono la sua semplicità, l’atmosfera familiare e i brevi tempi di check-in. «In vacanza con i bambini basta essere qui da 45 a 60 minuti prima della partenza. Ci scappa anche un caffè», racconta Urs Ryf ridendo. «Abbiamo due segmenti di clientela principali: da una parte persone relativamente anziane in età pensionabile, che ora preferiscono evitare di partire da un grande aeroporto, dall’altra famiglie con bambini piccoli e molti bagagli, che apprezzano le brevi distanze e le convenienti possibilità di parcheggio da noi». Ci sono anche molti clienti abituali che programmano le loro vacanze da Berna in base alle destinazioni offerte (ad esempio Maiorca, Croazia, Corsica, Sardegna, Grecia, Cipro).

Quando le dimensioni contano

Ogni anno, da Belp decollano circa 60000 passeggeri. Avremmo la capacità per accoglierne anche di più, ma per farlo mancano 270 metri di pista. «La nostra pista misura 1730 metri, ma ce ne vorrebbero 2000 per permettere anche agli aerei più grandi di decollare e atterrare. Purtroppo, solo poche compagnie aeree dispongono di aeromobili in grado di operare a Berna senza restrizioni», spiega Urs Ryf. In realtà l’Airbus 320 potrebbe circolare a Belp, ma il suo peso dovrebbe essere limitato in modo da trasportare solo circa 120 passeggeri anziché 180. «Perché convenga farli volare, però, gli aeromobili devono essere utilizzati almeno all’80% della loro capacità», afferma il CEO. «Ad ogni modo, non possiamo pensare di allungare ulteriormente la pista, sia per ragioni politiche che finanziarie: parliamo di 20-30 milioni di franchi, una cifra decisamente troppo alta per noi». In compenso, ai blocchi di partenza c’è un altro grande progetto che darà all’aeroporto maggiore libertà finanziaria nei prossimi decenni.

Energia solare per la regione

Flughafen Bern AG diventerà produttrice di energia elettrica. «Abbiamo 60 ettari di terreno recintato: l’ideale per un parco solare. Stiamo portando avanti il progetto <Belpmoos Solar> insieme a BKW Energie AG ed Energie Wasser Bern», spiega Urs Ryf. Il progetto prevede che l’aeroporto affitti il terreno alla società operativa Belpmoos Solar AG e riceva, oltre al canone, anche dividendi. «Queste nuove fonti di reddito permetterebbero di finanziare la ristrutturazione della nostra infrastruttura, in parte obsoleta. Inoltre, con una produzione di 35 gigawattora all’anno su 25 ettari di fotovoltaico, potremmo rifornire di elettricità 15000 economie domestiche», calcola Urs Ryf. Se il progetto supererà tutti gli ostacoli politici (Consiglio federale, Consiglio di Stato, assemblea comunale) e le eventuali obiezioni saranno risolte rapidamente, la licenza di costruzione potrebbe essere rilasciata già all’inizio del 2026.

Con il nostro impianto solare potremmo fornire elettricità a 15000 economie domestiche.

Bern Flughafen AG

 

L’aeroporto di Berna-Belp (codice IATA: BRN) è stato fondato nel 1929 ed è gestito da Flughafen Bern AG. L’aeroporto è comunemente chiamato «Belpmoos». L’azienda è capeggiata dal CEO Urs Ryf dal 2019 e oggi impiega circa 110 persone. Nel 2023 l’aeroporto ha registrato 49706 movimenti di volo e ha gestito 59566 passeggeri. A Berna-Belp è di stanza il Servizio di trasporto aereo della Confederazione e anche la Rega vi gestisce una base. Inoltre, sull’aeroporto sono attive tre compagnie di elicotteri, quattro imprese di manutenzione e due scuole di volo. bernairport.ch, belpmoossolar.ch

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