Cani guida per ciechi: e la qualità della vita ci guadagna
Attraversare una strada, individuare un ostacolo e superarlo, o ancora trovare un posto a sedere sul tram: sono tutte azioni facenti parte del repertorio che un cane guida per ciechi deve saper svolgere insieme alla sua padrona o al suo padrone. Ci vogliono circa due anni di addestramento e training prima che i labrador siano pronti per il loro compito pregno di responsabilità. Prima, però, servono accertamenti approfonditi per verificare se una persona ipovedente o non vedente sia adatta a tenere un cane guida. «Il nostro motto è: cane e padrona o padrone devono essere una buona squadra», racconta Gérard Guye, che da otto anni dirige la fondazione.
Un’assistenza completa e intensa
La fondazione ha circa 60 collaboratrici e collaboratori e da quando è stata creata ha già formato oltre 1100 cani. «All’inizio i cuccioli restano da noi per dieci settimane, durante le quali li accudiamo praticamente 24 ore su 24. Abbiamo sviluppato insieme a dei cinologi un programma speciale di sviluppo per giovani animali, in modo da introdurli in modo giocoso al loro compito», spiega Gérard Guye. In seguito, i cani (circa 80 all’anno) vengono ospitati per 15 mesi da una «famiglia adottiva», dove crescono, vengono ulteriormente stimolati e imparano i primi comandi a voce. «Padrini» e «madrine» sono supportati in questa fase da un team di assistenti di cinque persone.
Non tutti hanno il talento
Solo tra i 12 e i 15 mesi i cani raggiungono la maturità caratteriale che consente di valutare i loro talenti e il loro futuro «professionale». Durante il periodo trascorso presso le famiglie adottive, tuttavia, spesso emerge già chi ha le carte in regola per diventare un cane guida per ciechi. «La metà dei cani è adatta a fare da guida per ciechi. Un ulteriore 40% può fare da cane d’assistenza per persone con disabilità fisiche, da cane sociale o da cane d’accompagnamento per bambini autistici. Gli altri cani vengono assegnati ai loro padroni come cani di famiglia», dice Gérard Guye.
I cani guida per ciechi designati lasciano le loro famiglie adottive e tornano ad Allschwil, dove nei sei-nove mesi seguenti vengono addestrati da istruttori e istruttrici specializzati. Al termine di una formazione di quasi due anni, gli esperti dell’Assicurazione per l’invalidità (AI) esaminano i cani per assicurarsi che siano adatti a fare da guida a persone ipovedenti e non vedenti. Se superano questo ambizioso ostacolo e, dopo aver concluso la fase di introduzione presso il cliente, passano insieme anche l’esame in coppia cane-conduttore, l’AI indennizza la fondazione con un contributo mensile di noleggio pari a 350 franchi a cane. Si parla di «noleggio» perché i cani guida restano di proprietà della fondazione e dunque sono affidati al conduttore o alla conduttrice solo «in prestito».
Labrador retriever – la razza ideale
«I cani guida per ciechi vanno in pensione a undici anni al massimo: è così che abbiamo deciso», afferma il direttore. A seconda della costituzione del cane, ad esempio se nel frattempo è diventato timoroso, il pensionamento può arrivare anche prima. A quel punto, prosegue Guye, conduttori e conduttrici hanno la possibilità di tenere il cane con sé, se possibile. Altrimenti, per questi labrador c’è una lunga lista d’attesa.
Oltre al labrador, ci sono anche altre razze (ad es. cani pastori, barboni di grossa taglia, labradoodle) adatte a fare da cani guida per ciechi e cani d’assistenza. I labrador, però, sono di gran lunga la razza più utilizzata. Perché mai? «Sono tipi incredibilmente riconoscenti. Il loro <desiderio di piacere> è molto pronunciato, gli piace lavorare e stringere contatti, sono degli amiconi. Dunque, i labrador hanno i requisiti ideali per l’addestramento e per cambiare più volte padrone durante la loro vita», spiega Gérard Guye. Ad Allschwil si è puntato fin dai primi tempi esclusivamente sull’allevamento di labrador, sviluppando così una vasta conoscenza in materia.
Le donazioni sono fondamentali
Per una fondazione che ha soltanto un accesso limitato al denaro pubblico, le finanze sono una questione chiave. Il 90% degli introiti arriva da donazioni, eredità e progetti. «Abbiamo un gran numero di donatrici e donatori affezionati, che ci hanno supportato anche durante la pandemia. Inoltre, paga anche il fatto che – grazie a un’attività che dura ormai da 50 anni – siamo molto conosciuti, abbiamo costruito un’ampia rete di contatti e disponiamo di molti padrini e madrine che ci sostengono. Tuttavia, non c’è nulla di scontato in questo: altre istituzioni sono state meno fortunate di noi durante la pandemia», riassume Gérard Guye.
Le commissioni di noleggio AI per i cani guida per ciechi contribuiscono solo per una piccola parte alle entrate della fondazione. E non bastano minimamente a coprire i costi di addestramento, pari a oltre 65000 franchi per cane. Con 350 franchi al mese e una durata d’impiego di nove anni al massimo, il conto è presto fatto: «Anche il cane guida meglio finanziato non permette di rientrare nell’investimento», sintetizza Gérard Guye.
Festeggiare e investire
Le finanze della fondazione sono sane, anche se avere più contributi fissi certi darebbe un po’ di tranquillità in più, dato che le sfide da affrontare sono imponenti: nei prossimi anni, gli impianti tecnici degli edifici dovranno essere rimodernati. Anche la digitalizzazione e i nuovi modelli di lavoro, introdotti e sviluppati a causa del coronavirus, sono temi che renderanno necessari investimenti considerevoli. Il prossimo appuntamento per cui si stanno preparando con gioia Gérard Guye e il suo team motivato sono i festeggiamenti per il 50° anniversario della fondazione, che cadrà in settembre. In quell’occasione, tutti loro potranno brindare con partner, donatrici e donatori a un futuro che ci auguriamo costellato ancora di tanti successi per la scuola.
Fondazione scuola svizzera per cani guida per ciechi Allschwil
La scuola è stata fondata nel 1972 nell’ex centro di assistenza al parto naturale di Allschwil, con l’obiettivo di allevare cani guida per ciechi, addestrarli, affiancarli a persone con deficit della vista e far sì che le assistessero per tutta la vita. Inoltre, secondo le finalità della fondazione, la scuola può impiegare i cani non adatti a fare da guida alle persone ipovedenti o non vedenti presso persone con altre disabilità, malattie o difficoltà sociali, in veste di cani guida, d’assistenza o d’accompagnamento. Così facendo, la fondazione si propone di migliorare la mobilità, la qualità della vita e la partecipazione di queste persone alla vita quotidiana. Nel proprio centro di allevamento e addestramento, che può ospitare un massimo di 48 cani, la fondazione impiega circa 60 collaboratori e collaboratrici. Da quando è stata creata, la fondazione ha formato oltre 1100 cani guida per ciechi. Ogni primo sabato del mese è possibile visitare la struttura. www.blindenhundeschule.ch/it
Riconoscenti per le donazioni
La fondazione non riceve finanziamenti pubblici ed è esente da imposte in quanto organizzazione di pubblica utilità. Si finanzia al 90% con le donazioni di privati, aziende e fondazioni di promozione (legate a progetti), nonché con la vendita di articoli pubblicitari e con il noleggio dei cani guida per ciechi da parte dell’AI. Potete sostenere la fondazione, ad esempio facendo una donazione sul conto postale 40-1275-0 o via Twint: blindenhundeschule.ch/it/sostegno/donazioni